Veramente pensiamo che India, Cina e altri paesi in via di sviluppo possano accettare di compromettere una fonte di produzione energetica a basso costo, come il carbone, perché viene loro richiesto da Paesi che per 200 anni hanno alimentato il proprio benessere ignorando consapevolmente i danni ambientali che producevano?

Ma, più in generale, veramente pensiamo che la tutela dell’ambiente e dei cambiamenti climatici possa avvenire senza che, primi fra tutti, i Paesi occidentali accettino di perdere parte delle comodità o del benessere acquisito?

… faccio notare che se l’incremento del costo dell’energia elettrica degli ultimi mesi – già causa di molte chiusure aziendali – non retrocede, in molti in Italia non riusciranno a sostenere i costi delle bollette senza rinunciare a parecchie comodità attuali…

A me pare che se la centralità del Prossimo non diventa un mantra per tutti, non rimarranno che bla bla bla sul tema ambientale!